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Scheda d'allevamento Oryctes nasicornis

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2013 22:48
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Scheda d'allevamento Oryctes nasicornis


Classificazione:
Ordine: Coleoptera
Famiglia: Scarabaeidae
Sottofamiglia: Dynastinae
Tribù: Oryctini
Genere: Oryctes
Specie: Oryctes nasicornis
Sottospecie: O. n. nasicornis
-------------O. n. corniculatus
-------------O. n. gypus
-------------O. n. holdhausi

Maschio:
Il maschio è assai simile alla femmina, presenta colorazione nera tendente al rossiccio lucido ed una evidente pubescenza nella parte inferiore del corpo e nelle zampe posteriori. Il capo presenta un corno abbastanza corto ma assai ricurvo, che conferisce a questo coleottero il nome "nasicornis". Le dimensioni si aggirano tipicamente sui 3 cm, la massima si dice sia di 45 mm, ma non ne sono certo dato che ho trovato una femmine che superava i 5 cm! Gli arti sono corti tozzi, e quelli anteriori sono abbastanza ricurvi e polidentati per poter scavare agevolmente nel terreno o rompere il legno marcio allo sfarfallamento. Non si nutre allo stadio adulto poiché vive pochi mesi nutrendosi esclusivamente delle riserve accumulate allo stadio larvale. E' facile scorgere degli esemplari sotto i lampioni da maggio ad agosto insieme alle femmine.

Femmina:
le femmine sono delle stesse dimensioni e colorazione del maschio, ma il loro corno cefalico è pressoché assente. Il pronoto è finemente e irregolarmente puntinato e gli arti anteriori sono leggermente più tozzi rispetto a quelle del maschio. La pubescenza è molto marcata sulle zampe posteriori ma anche in prossimità dell'ano e fra le zampe mediane e anteriori. Come il maschio, allo stadio adulto, non si nutre affatto anche se certe femmine arrivano a settembre inoltrato.

Distribuzione e habitat:
Si tratta di coleotteri ampiamente distribuiti in tutta la nostra penisola comprese le isole maggiori e gran parte delle minori. Abita sopratutto zone costiere o boschi, anche se certi esemplari si rinvengono sotto i lampioni in piena città. Le larve si nutrono di diversi materiali, da mucchi di segatura fino a radici o alberi cavi. Le larve scavano gallerie spesso profonde nel substrato, raggiungendo dimensioni spesso considerevoli.
Le specie affini sono distribuite sino al centro Africa e al Giappone.

Ciclo biologico:
Il ciclo biologico di questi insetti può variare molto, per certi esemplari dura fino a 5 anni, dando vita a esemplari di grosse dimensioni. Sta di fatto che a differenza del periodo larvale, quasi tutte le larve si impupano da agosto a dicembre. L'adulto nasce circa un mese dopo, ma rimane in celletta almeno fino a marzo, poi fuoriesce dal substrato a inizia a cercare una compagna.

Allevamento:
Si tratta di una specie facile da allevare, ma bisogna avere pazienza per lo stadio larvale prolungato oltre a 4 anni! Io come substrato utilizzo legno di platano triturato, letame, comune torba e molto fogliame finemente triturato e impastato con il resto. Si possono aggiungere al substrato delle carote o delle radici ma la frutta è sconsigliata perché può provocare indigestioni alle larve. Gli adulti non andrebbero estratti dal substrato, ma sarebbe più corretto aspettare che questi escano spontaneamente. Gli adulti, come già detto, non si nutrono affatto e vivono circa 5 mesi o poco meno.
Le larve impiegano circa 10 mesi per divenire l3, le larve a questo stadio sono molto grandi, quasi 10 cm per qualche esemplare.
Il substrato non va tenuto troppo zuppo, ma neanche troppo secco o si rischiano problemi di muta e impupamento.
Maschi e femmine possono convivere in comunità dato che non sono insetti molo aggressivi. Le femmine hanno bisogno di minimo 30 cm di substrato per poter deporre un numero sostanzioso di uova, queste si presenteranno biancastre e molto piccole, seppur ben visibili ad occhio nudo.
Le prime larve compaiono 1 mese dalla deposizione, sono abbastanza simili a quelle dei cetonini, sono grosse, tozze, e si muovono sul terreno di schiena.
Consiglio vivamente di allevare questi insetti per poi liberarli dato che stanno lentamente scomparendo a causa della distruzione del loro ambiente naturale. Io allevo questi insetti da molti anni, e ho sempre liberato buona parte degli esemplari adulti per ripopolare la mia zona, ovviamente bisogna liberare gli insetti in un luogo idoneo, come ad esempio un bosco o una costa ricca di legno marcio.
Marco Villani
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26/10/2013 22:48

Oryctes nasicornis
Salve,

Sarebbe possibile acquistare alcuni esemplari a scopo di ricerca e allevamento-reintroduzione?

Grazie e cordiali saluti.

Francesco
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