Scheda d'allevamento Sphodromantis Stal, 1871

Scheda d'allevamento Sphodromantis Stal, 1871


Classificazione:
Ordine: Mantodea
Famiglia: Mantidae
Sottofamiglia: Mantinae
Tribù: Paramantini
Genere: Sphodromantis
Specie:
S. abessinica Sjostedt, 1930
S. aethiopica La Greca & Lombardo, 1987
S. annobonensis Llorente, 1968
S. aurea Giglio-Tos, 1917
S. baccettii La Greca & Lombardo, 1987
S. balachowskyi La Greca, 1967
S. biocellata Werner, 1906
S. centralis Rehn, 1914
S. citernii Giglio-Tos, 1917
S. congica Beier, 1931
S. conspicua La Greca, 1967
S. elegans Sjostedt, 1930
S. elongata La Greca, 1969
S. fenestrata Giglio-Tos, 1912
S. gastrica Stal, 1858
S. gestri Giglio-Tos, 1912
S. giubana La Greca & Lombardo, 1987
S. gracilicollis Beier, 1930
S. gracilis Lombardo, 1992
S. hyalina La Greca, 1955
S. kersteni Gerstaecker, 1869
S. lagrecai Lombardo, 1990
S. lineola Burmeister, 1838
S. obscura Beier & Hocking, 1965
S. pachinota La Greca & Lombardo, 1987
S. pardii La Greca & Lombardo, 1987
S. pavonina La Greca, 1956
S. pupillata Bolivar, 1912
S. quinquecallosa Werner, 1916
S. royi La Greca, 1967
S. rubrostigma Werner, 1916
S. rudolfae Rehn, 1901
S. splendida Hebard, 1920
S. tenuidentata Lombardo, 1992
S. transcaucasica Kirby, 1904
S. viridis Forskal, 1775

Maschio:
Il maschio è di forma allungata, presenta antenne molto sviluppate e lunghe ali funzionanti. Il protorace è abbastanza lungo, ma non particolarmente sottile. Gli arti raptatori sono sviluppati. Presentano 4 spinette nere nel lato esterno dei femori raptatori, mentre nel lato interno sono assai più numerose. Gli arti mediani e posteriori sono sottili e sviluppati. Le ali sono lunghe fino a coprire l'addome, presentano un piccolo tondino bianco in prossimità della venatura principale delle tegmine. La colorazione, come nella femmina, è molto variabile, questa cambia con le variazioni di umidità. Esistono esemplari verde menta, verde oliva, verde chiaro, beige, marrone chiaro e marrone scuro. Le coxe anteriori presentano un numero variabile di spinette, utili anche per determinare la specie.

Femmina:
La femmina è lunga circa 8-10 cm, è molto massiccia, presenta ali e tegmine abbastanza sviluppate, ma inadatte al volo, che, come quelle del maschio, presentano un puntino bianco un prossimità della venatura principale. L'addome è grosso e espanso, le antenne sono poco sviluppate e gli arti raptatori sono lunghi e tozzi. Gli arti mediani e posteriori sono lunghi e sottili. La colorazione è variabile come quella del maschio.

Distribuzione e habitat:
Si tratta di mantidi diffuse in Africa, sopratutto in Marocco e in tutta lo zona più a nord del continente. Esistono popolazioni di Sphodromantis viridis in Spagna. Sono mantidi che abitano zone cespugliose, semidesertiche o praterie secche. Certe specie vivono nelle savane. I maschi possono essere attratti dalle luci artificiali.
Si è di recente scoperto che sull'isola Spargi, a circa 2 km dalla costa sarda, è presente la specie Sphodromantis viridis. Si pensa che la sua presenza in tale isola sia dovuta al trasporto di tronchi con sopra ooteche via mare.

Allevamento:
Si tratta di mantidi molto facili da allevare. Le neanidi diventano adulte in 3-4 mesi, con un leggero anticipo nei maschi. Gli adulti sono molto longevi, vivono fino a 10 mesi per la femmina e 8-9 per il maschio. La temperatura può essere molto alta, ma non deve mai scendere sotto i 20 gradi. L'umidità può essere anche abbastanza bassa, sul 60% e raramente causa problemi di muta. L'accoppiamento è abbastanza difficoltoso: il maschio ha spesso poche possibilità di sopravvivere a causa della voracità della femmina, è quindi bene distrarla con una preda prima di inserire il maschio nel suo terrario. Gli esemplari di qualunque stadio non vanno mai tenuti assieme, è una specie molto vorace che si nutre di prede anche superiori alle proprie dimensioni. Circa 15-20 giorni dall'ultima muta entrambi i sessi saranno fertili. Una femmina può produrre fino a 6-7 ooteche con un paio d'accoppiamenti, ognuna di queste conterrà da 130 a 20 uova, che schiuderanno circa 40-80 giorni dalla deposizione. Il terrario deve essere molto areato, con almeno 2 lati in rete e numerosi rametti secchi. Le neanidi possono essere alloggiate in bicchieri di plastica fino al V stadio, poi andranno trasferite in un terrario. Le prede possono essere somministrate anche 3-4 volte alla settimana. Queste specie si nutrono di qualunque cosa si muova, accettano mosche, grilli, camole del miele e della farina, farfalle e falene e caimani, anche se il cibo preferito risulta la locusta. Ricordatevi sempre di utilizzare contenitori sviluppati sopratutto in altezza per esemplari non ancora adulti, se lo spazio è ristretto questi potrebbero avere seri problemi durante la fase di muta. Certe specie come Sphodromantis gastrica, Sphodromantis balachowski e Sphodromantis gracilicollis necessitano di umidità abbastanza elevata, mentre S. viridis e S. lineola, ossia le specie più comuni in allevamento, possono vivere con umidità di solo il 50-55% senza avere problemi di muta, che si manifestano invece in molte altre specie se non hanno a disposizione molta umidità nel contenitore d'allevamento.

Note:
Sono tra le mantidi più voraci, possono cacciare prede molto grandi come lucertole o topolini, anche se sconsiglio vivamente l'utilizzo di tali prede in allevamento poiché è un'atto sadico, le mantidi si nutrono infatti preferibilmente di insetti, e ricorrono alla predazione di vertebrati solo in casi estremi.